Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre 2016
Dal 2016, se hai utilizzato la dichiarazione precompilata (modello 730), ti sei accorto che erano già inserite alcune spese mediche (scontrini, ricevute e fatture rilasciate da farmacie, medici o strutture ospedaliere e di cura), per le quali è possibile fruire della detrazione IRPEF del 19%. Ciò accadrà anche quest’anno, non solo nel modello 730 precompilato, ma anche in Unico precompilato.
E’ indubbio che si tratta di una facilitazione, ma è probabile che ti sei chiesto: posso, per varie ragioni, non solo di privacy ma anche di opportunità (ad esempio perché vogliodecidere successivamente quali inserire e quali no), evitare che le spese siano caricate in automatico? La risposta è si. Vediamo, quindi, come fare.
Una premessa prima di continuare: anche se ti opponi all’inserimento delle tue spese mediche nella dichiarazione precompilata, puoi sempre indicare tali spese in sede di compilazione della dichiarazione, per cui, con l’opposizione non perdi il diritto alla detrazione.
Chi può opporsi
Abbiamo già detto che puoi opporti a che i dati relativi alle tue spese sanitarie sostenute nell’anno precedente e ai rimborsi effettuati nell’anno precedente per prestazioni parzialmente o completamente non erogate siano trasmessi all’Agenzia delle entrate per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.
Lo puoi fare tu, direttamente, per le tue spese purché abbia compiuto 16 anni di età.
In caso contrario (o anche se sei un soggetto “incapace di agire”), l’opposizione va fatta dal tuo tutore o rappresentante.
Attenzione
Se hai familiari a carico che hanno esercitato l’opposizione, non potrai visualizzare i dati relativi alle spese su cui è stata fatta opposizione, né nell’elenco delle informazioni attinenti la dichiarazione precompilata né nella fase di consultazione dei dati di dettaglio.
Prima possibilità: negare l’uso al momento dell’operazione
Come prima cosa:
a) se si tratta di scontrino parlante (cioè con il tuo codice fiscale): puoi non comunicare al soggetto che emette lo scontrino (ad esempio al farmacista) il codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria;
Attenzione
Se il farmacista ti rilascia uno scontrino senza codice fiscale (“non parlante”) non potrai più utilizzarlo come spesa detraibile se, al momento di compilazione della dichiarazione, dovessi cambiare idea.
b) negli altri casi: puoi chiedere verbalmente al medico o alla struttura sanitaria l’annotazione dell’opposizione sul documento fiscale (ricevuta fiscale o fattura). L’informazione di tale opposizione deve essere conservata anche dal medico/struttura sanitaria.
Quest’ultimo tipo di opposizione può essere effettuata con riferimento alle spese sanitarie, relative a prestazioni erogate da parte delle strutture autorizzate per l’erogazione dei servizi sanitari, ancorché non accreditate, sostenute a partire dal 27 settembre 2016.
Seconda possibilità: opporsi sul sito del Sistema Tessera Sanitaria
Oltre a quanto appena detto, puoi fare l’opposizione , in relazione ad ogni singola voce, dal 1° al 28 febbraio dell’anno successivo al periodo d’imposta di riferimento (quindi, per le spese 2016, dal 1° al 28 febbraio 2017).
In pratica, devi:
- accedere all’area autenticata del sito web dedicato del Sistema Tessera Sanitaria tramite la tessera sanitaria TS-CNS oppure tramite le credenziali Fisconline rilasciate dall’Agenzia delle entrate;
- dopo aver consultato l’elenco delle spese sanitarie, selezionare le singole voci per le quali intendi esprimere l’opposizione all’invio dei relativi dati da parte del Sistema Tessera Sanitaria all’Agenzia delle entrate per l’elaborazione della dichiarazione precompilata.
L’opposizione all’utilizzo dei dati relativi alla spesa sanitaria comporta che la spesa e il relativo rimborso non saranno trasmessi all’Agenzia delle entrate per l’elaborazione della dichiarazione precompilata.
Terza possibilità: comunicare l’opposizione all’Agenia delle entrate
In alternativa a quanto detto sopra, dal 1° ottobre dell’anno di riferimento al 31 gennaio dell’anno successivo (quindi, per il 2016, dal 1° ottobre 2016 al 31 gennaio 2017) puoi esercitare l’opposizione comunicando all’Agenzia delle entrate, oltre alla tipologia di spesa da escludere, il tuo codice fiscale, altri tuoi dati anagrafici e il numero di identificazione posto sul retro della tua tessera sanitaria con la relativa data di scadenza.
Come si fa la comunicazione
La comunicazione può essere fatta alternativamente:
- inviando una e-mail ad un indirizzo di posta elettronica (sarà pubblicato a breve sul sito internet dell’Agenzia delle entrate);
- telefonando al Centro di assistenza multicanale dell’Agenzia delle entrate mediante l’utilizzo dei numeri 848.800.444 – 0696668907 (da cellulare) – +39 0696668933 (da estero);
- recandoti personalmente presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate e consegnando un apposito modulo di opposizione (disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate).
Se utilizzi le modalità di cui ai numeri 1. e 2., non c’è bisogno di utilizzare alcuna modulistica ufficiale essendo possibile inviare il modello di richiesta di opposizione o fornire le informazioni sopra indicate in forma libera.
Attenzione
Se utilizzi il modello ufficiale (punto 3), devi allegare una fotocopia del tuo documento di identità, mentre nell’ipotesi di richiesta in forma libera è sufficiente indicare il tipo di documento di identità, il numero e la scadenza dello stesso.