Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre 2020

Per il 2020, è previsto, un credito d’imposta per le imprese editrici di quotidiani e di periodici iscritte al registro degli operatori di comunicazione, che occupano almeno un dipendente a tempo indeterminato. Il credito d’imposta è riconosciuto nel limite di spesa complessivo annuo di 8 milioni di euro.
SOGGETTI INTERESSATI ED ESCLUSI:
Il bonus spetta alle imprese editrici di quotidiani e periodici è riconosciuto, per l’anno 2020, un credito d’imposta per l’acquisizione di servizi digitali
Non spetta, invece, alle imprese editrici di quotidiani e periodici beneficiarie dei contributi diretti previsti da apposite norme.
REQUISITI RICHIESTI:
I requisiti per l’ammissione al credito d’imposta sono i seguenti:
- la sede legale nello spazio economico europeo;
- la residenza fiscale ai fini della tassabilità in Italia ovvero la presenza di una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici;
- l’attribuzione del codice di classificazione ATECO «58 Attività Editoriali»:
- 58.13 (edizione di quotidiani);
- 58.14 (edizione di riviste e periodici);
- l’iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione (ROC), istituito presso l’Autorità per le garanzie nella comunicazione;
- l’impiego di almeno un dipendente a tempo indeterminato.
Il credito d’imposta è alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con ogni altra agevolazione prevista da normativa statale, regionale o europea, salvo che successive disposizioni di pari fonte normativa non prevedano espressamente la cumulabilità delle agevolazioni stesse, nonché con i contributi diretti.
COME SI CALCOLA IL CREDITO D’IMPOSTA:
Il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 30% della spesa effettiva sostenuta, nell’anno 2019, per i seguenti servizi digitali:
- acquisizione dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale;
- information technology di gestione della connettività.
Il credito d’imposta è riconosciuto nel rispetto dei limiti degli aiuti de minimis.
COME SI ACCEDE AL CREDITO D’IMPOSTA:
Le imprese editrici di quotidiani e periodici che intendono accedere al beneficio presentano la relativa domanda, per via telematica, al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, tra il 20 ottobre ed il 20 novembre 2020, attraverso la procedura disponibile nell’area riservata del portale «impresainungiorno.gov.it».
La domanda deve essere corredata da apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, attestante il possesso dei requisiti e le spese sostenute, nonché le informazioni relative agli aiuti de minimis ricevuti nel corso dei due esercizi finanziari precedenti e nell’esercizio finanziario in corso.
RICONOSCIMENTO ED UTILIZZO DEL CREDITO D’IMPOSTA:
Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, entro il 31 dicembre dell’anno 2020, provvede a formare l’elenco dei soggetti in possesso dei requisiti cui è riconosciuto il credito d’imposta per i servizi digitali, con il relativo importo spettante a ciascuno. Qualora il totale dei crediti d’imposta richiesti risulti superiore alle risorse disponibili, si procede al riparto proporzionale tra tutti i soggetti aventi diritto.
Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, pena lo scarto dell’operazione di versamento, a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti beneficiari.
Il credito d’imposta va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di concessione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi di imposta successivi fino a quello nel corso del quale se ne conclude l’utilizzo. I soggetti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare indicano il credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre dell’anno di concessione del credito.