Ultimo aggiornamento: 19 Novembre 2016
Per sfruttare la detrazione IRPEF sulle ristrutturazioni edilizie o sul risparmio energetico è necessario che le spese siano pagate con bonifico bancario o postale in cui sia indicata la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è stato effettuato. Ma cosa accade se si paga senza bonifico o con un bonifico sbagliato? Ecco come rimediare.
Come si pagano le spese sulle ristrutturazioni e sul risparmio energetico
Attualmente è possibile fruire di una detrazione IRPEF per le spese sostenute:
- per gli interventi edilizi su immobili (ristrutturazioni, interventi di recupero e risanamento, ecc.);
- per l’acquisto di box e parcheggi pertinenziali già realizzati;
- per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche e all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica;
- per il risparmio energetico (sostituzione infissi, opere di isolamento termico, ecc.).
Le misure della detrazione e i limiti di spesa variano a seconda del tipo di intervento, ma un dato accomuna tutte le tipologie sopra indicate: l’obbligo di pagare le spese sostenute mediante bonifico bancario o postale.
Non si tratta di un qualsiasi tipo di bonifico, ma deve essere “parlante“.
In pratica deve riportare:
- la causale del versamento;
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- il numero di partita IVA ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è stato effettuato.
E’ possibile utilizzare anche un bonifico on line purché il contribuente fornisca alla banca i dati necessari che non è possibile indicare per mancanza di spazio a disposizione e cioè: la partita IVA del soggetto a favore del quale il bonifico è stato effettuato e il codice fiscale del beneficiario della detrazione.
Se il pagamento non viene effettuato tramite bonifico parlante si perde il diritto alla detrazione.
Ma non è sempre così.
Pagamenti con bonifici sbagliati o con altri sistemi: come rimediare
Può capitare di sbagliare la compilazione del bonifico (ad esempio omettendo qualche dato) o di utilizzare altri sistemi di pagamento (ad esempio assegni bancari): in linea teorica, in questi casi, si perde il diritto alla detrazione.
Ma ci sono alcune eccezioni.
Infatti, è possibile usufruire della detrazione
- se il bonifico è incompleto ma si ripete il pagamento alla ditta beneficiaria mediante un nuovo bonifico bancario/postale corretto;
- se si sbaglia la causale del bonifico mettendo i riferimenti normativi della detrazione per la riqualificazione energetica degli edifici al posto di quella per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (o veceversa) purché si tratti di mero errore materiale;
- se l’ordinante è un soggetto diverso dal soggetto indicato nel bonifico quale beneficiario della detrazione: in questo caso, però, la detrazione deve essere fruita da quest’ultimo;
- se, non essendo possibile ripetere il pagamento mediante bonifico, l’impresa rilascia un’autocertificazione nella quale attesta che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati inclusi nella sua contabilità per essere tassati come ricavi.
L’autocertificazione di cui si è appena detto risulta utile anche nel caso in cui il pagamento sia avvenuto tramite assegno bancario.
Attenzione
L’autocertificazione, oltre a dover essere presentata al CAF per la compilazione del modello 730, deve essere conservata dal contribuente perché potrebbe essere richiesta dall’Agenzia delle entrate in sede di controllo della dichiarazione.